Opera di Antonio Canova
Si tratta di un bassorilievo in gesso eseguito per la tomba del pontefice Clemente
XIII, probabilmente nel periodo 1787-1792.
È una scena tratta dall’epica classica: Canova fu particolarmente influenzato dalle
traduzioni omeriche di Cesarotti. L’artista rappresenta la scena attenendosi
fedelmente a quanto narrato nell’Iliade, VI, vv. 293-312: Ettore consiglia alla madre
Ecuba di placare Atena offrendole un peplo, gesto che però purtroppo non sortirà
l’effetto sperato.
L'impostazione della scena è rigorosa: da destra si snoda il corteo dolente delle
troiane, a capo chino e coperto: la loro gestualità è enfatizzata dai panneggi delle
vesti; invece l’anziana Ecuba ha il capo fieramente eretto e nobilitato dal diadema;
davanti a lei la sacerdotessa Teano, affiancata da due giovinette inginocchiate con
fiaccole, sta per porre il peplo "sulle ginocchia d'Atena" (v. 303), la cui statua spicca
su un fondo di tendaggi delimitati da una colonna scanalata. Atena indossa elmo e
armatura e regge uno scudo; siede su un trono con i braccioli modellati a raffigurare
due civette, simbolo della dea. La base semicircolare è ornata da un elegante rilievo
che rappresenta la Nascita di Atena dalla testa di Zeus.
Anna Vigorelli IV E
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