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Interno di un chiostro del Monastero Maggiore a Milano

Aggiornamento: 29 mag 2018

olio su tela 48,8 x 61,5

L'ambientazione del quadro di Migliara è un corridoio adiacente al chiostro del convento benedettino di Milano istituito da Carlo Borromeo nel 1569 e soppresso nel 1798. Un ritratto del cardinale è infatti collocato sulla parete. Due suore stanno uscendo dall'edificio adiacente al chiostro per portare dell'acqua ad una donna seduta con il suo bambino in braccio. La donna seduta potrebbe essere sia una ragazza senza collegamenti con il convento, sia una giovane suora rimasta incinta. Infatti all'interno della produzione dell'autore, la critica alla corruzione dei costumi ecclesiastici era uno dei temi preponderanti. E' anche presente nella rappresentazione de I frati in cucina, dove si osservano gli stessi che sprecano grandi quantità di cibo, andando quindi contro i loro stessi principi legati alla povertà della loro condizione. Qui a giudicare dai costumi delle suore ci si trova intorno alla fine del sedicesimo secolo; esempi di vita monastica come questo, ambientati tra il Medioevo e Rinascimento, ispirarono moltissimo gli artisti del Romanticismo. L'obbiettivo dell'autore è infatti quello di instaurare un forte contrasto tra lo spirito caritatevole della Chiesa delle origini e la vita corrotta, condotta all'insegna dei piaceri degli ecclesiastici contemporanei.

Carola Zanardi IV B

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