Questo bassorilievo in gesso di Canova, realizzato tra il 1787-1790 fa parte del nucleo di opere donate dall'artista all'amico Abbondio Rezzonico.
L'opera illustra il ritorno di Telemaco a Itaca e l'incontro con la madre Penelope.
La scena è pervasa da un'atmosfera concitata ma equilibrata, data dalla sinuosa ed elegante dinamicità delle figure.
Telemaco è posto sulla sinistra e veste secondo il costume dei viaggiatori, ovvero indossa una corta mantellina e un cappello a papalina. La sua figura si protende in avanti verso la madre con una posa aggraziata.
Il corpo del giovane è quasi interamente in alto rilievo per dargli maggiore risalto. Il gesto delle braccia del ragazzo è molto espressivo e riprende quello dell'ancella che si trova davanti a lui, leggermente ruotata verso Penelope. La donna si protende verso Telemaco e la sua veste ondeggia, riempiendosi d'aria, elemento che ricorda il bassorilievo di Ulisse presso la corte di Alcinoo.
I personaggi rimandano l'uno all'altro tramite una fitta trama di gesti e sguardi che coinvolgono anche l'osservatore. L'ambientazione della scena è semplice, non abbellita da intelaiature architettoniche ma incentrata sulla descrizione dell'incontro tra i due veri protagonisti, Telemaco e Penelope. Canova si dimostra estremamente abile nella resa del pathos della scena e della fluidità dei gesti, concentrandosi su dettagli come la rappresentazione delle vesti, quasi trasparenti ed aderenti al corpo.
Valeria Sgobbi IV D
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