top of page
  • Immagine del redattoredillocomevuoi

Socrate congeda la famiglia


1787-1790; bassorilievo in gesso

Questo bassorilievo in gesso fu realizzato da Canova tra il 1787 e il 1790 e raffigura il momento in cui Socrate, condannato a morte, è costretto ad allontanare la sua famiglia. L’opera, insieme a “Il suicidio” e a “Il compianto degli amici”, illustra gli ultimi momenti della vita di Socrate, tratti dal “Fedone” di Platone.

Il personaggio principale, Socrate, si trova in piedi sulla porta; alla sua sinistra ci sono, in ordine, il figlio minore, sua moglie Santippe, coperta da un velo in segno di lutto, un’altra donna, di identità incerta e, in coda, gli altri due figli. Il figlio più piccolo e le due donne si coprono il viso, a mostrare la propria disperazione, mentre gli ultimi due figli guardano il padre come se non volessero allontanarsene. Dietro a Socrate c’è Critone, amico più fedele dell’uomo, del quale si intravede unicamente la testa. Alla destra di Socrate ci sono poi tre filosofi e due giovani che lo compiangono.

Socrate ha un atteggiamento imperturbabile e la sua serenità lo innalza come un “exemplum virtutis”, in grado di non farsi sopraffare dal turbamento.

A descrivere l’atteggiamento rigoroso e tranquillo del protagonista, Canova utilizza uno stile semplice e asciutto, che si può riscontrare principalmente nei panneggi delle vesti. L’attitudine di Socrate è ulteriormente sottolineata dal confronto con l’atteggiamento assunto dagli altri personaggi della composizione. Mentre questi infatti sono disperati poiché non riescono a sopportare la perdita di un uomo, padre e marito, tanto grande, lui, benchè stia andando a morte, rimane impassibile. Questo comportamento è finalizzato al tentativo di portare tranquillità anche tra gli altri personaggi. Il filosofo infatti, in atteggiamento protettivo, non vuole vedere i suoi cari soffrire, per questo li allontana, quasi spingendoli fuori dall’abitazione, con un gesto che è al contempo affettivo ma forte e deciso.

In conclusione, la forza del gesto mostra che Socrate, non solo è un uomo virtuoso, ma l’obiettivo di vita che si è prefissato è istruire il prossimo alla virtù.

Una parte del monologo del filosofo, all’interno della maestosa opera “Apologia di Socrate”, che esemplifica perfettamente la condotta morale dell’uomo è il seguente:

“Tuttavia, a loro faccio questa preghiera: i miei figli, una volta cresciuti, puniteli, cittadini, tormentandoli come io tormentavo voi, se vi sembra che si preoccupino dei soldi e d’altro prima che delle virtù; e se fanno finta di essere qualcosa ma non sono nulla, svergognateli come io facevo con voi, perché non si prendono cura di ciò di cui occorre curarsi e pensano di essere qualcosa senza valer nulla. E se farete così, io sarò trattato giustamente da voi, ed anche i miei figli”.

Arianna Spagnolo IV A

24 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
  • Facebook - Black Circle
  • Instagram - Black Circle
bottom of page